Quando si acquista una nuova casa è fondamentale effettuare tutte le pratiche legate all’acquisto di una nuova casa prima di trasferirsi nella nuova abitazione: dalla trasferimento della residenza, al pagamento dell’IMU, la comunicazione della tassa sui rifiuti al trasferimento delle utenze. Di seguito una mini guida su tutti i passaggi da compiere.
Il trasferimento della residenza nella nuova abitazione
Per richiedere il trasferimento della residenza è possibile recarsi all’ufficio Anagrafe del comune dove risulta essere ubicato il nuovo immobile e presentare la domanda relativa al trasferimento della residenza.
Il cambio di residenza
La voltura delle utenze
La dichiarazione IMU
La denuncia Tari
Gli adempimenti per non far scadere le agevolazioni prima casa
– Carta d’identità in corso di validità
– Codice fiscale
Per poter approfittare delle agevolazioni previste dall’intestazione della prima casa, il passaggio del cambio di residenza è fondamentale. Il trasferimento di residenza deve essere effettuato entro massimo 18 mesi dal rogito.

Comunicazione TARI e dichiarazione IMU
E’ fondamentale comunicare il trasferimento al precedente comune di residenza per npon rischiare di pagare la tassa dei rifiuti sia sul vecchio immobile che su quello appena acquistato.
Per quanto riguarda invece la dichiarazione prevista per l’IMU, essa deve essere presentata in comune entro il 30 giugno dell’anno successivo all’acquisto dell’immobile. Nel caso in cui si tratti di prima casa per l’acquirente, non è obbligatorio pagare l’imposta, che invece spetterebbe d’obbligo qualora fosse una seconda casa o di un immobile in cui si risulti essere domiciliati.
Acquisto nuova casa: la voltura delle utenze
Al momento del trasferimento nella nuova abitazione, necessario eseguire il passaggio del trasloco delle utenze. E’importante muoversi per tempo, per non rischiare di trovarsi con le utenze staccate al momento dell’ingresso nella nuova abitazione. Le pratiche richiedono delle tempistiche bene precise e alcune volte possono presentarsi delle problematiche che fanno rallentare le procedure, per questo è sempre meglio valutare di fare richiesta almeno un mese prima del trasferimento.
Il primo passaggio da effettuare è quello di verificare se il nuovo immobile sia provvisto o meno del contatore di luce e gas. Nel caso in cui non fosse presente operazione da effettuare è quella di installare il contatore e procedere con un allacciamento luce e gas.
Nel caso in cui invece il contatore fosse nella nuova casa è possibile procedere in due modalità: effettuare la voltura o un subentro delle utenze. Queste operazioni permettono entrambe di modificare i dati dell’intestatario delle utenze, la differenza sostanziale dipende dal contatore se risulta essere ancora attivo o staccato.

Nel caso in cui risulti essere ancora attivo, la procedura da richiedere è quella della voltura, , mentre faremo richiesta per un subentro delle utenze qualora il contatore non sia più attivo e quindi già staccato.
Come detto in precedenza, l’attivazione delle utenze richiede delle tempistiche ben precise, per questo al momento del trasferimento è necessario muoversi per tempo. Per le operazioni di voltura e subentro, le tempistiche sono variabili, ma generalmente la voltura di luce e gas richiede minimo 4 giorni lavorativi fino ad un massimo di 30 giorno (in base a quando viene inoltrata la richiesta).
Per effettuare il subentro del gas invece ci vogliono 12 giorni, mentre il subentro della luce viene realizzato entro 7 giorni lavorativi.
Qualora il cliente dovesse riscontrare dei ritardi nello svolgimento di queste operazioni, l’ARERA ha predisposto un indennizzo economico che varia a seconda dei giorni di ritardo subiti. L’importo minimo erogabile per il rimborso è di 35 euro fino ad un massimo di 105 euro.
E’ importante precisare anche in merito al canone RAI. Ormai già a alcuni anni viene corrisposto all’interno della bolletta della luce, quindi non occorre effettuare alcuna comunicazione in merito, anche nel caso in cui ci fosse stato un cambio di fornitore. Saranno direttamente i fornitori ad effettuare la pratica.
Attivazione della linea fissa e internet
Al momento del trasferimento nella nuova casa, è necessario valutare anche l’attivazione della linea telefonica fissa e il contratto internet.
Come consigliato anche per il trasferimento delle utenze, anche in questo caso è fondamentale muoversi per tempo. Questa operazione può richiedere infatti da un minimo di 10 giorni ad un massimo di 90, a seconda del provider. Per l’attivazione sarà sufficiente scegliere l’offerta internet casa giusta, comunicare il codice di migrazione e attendere pochi giorni per poter avere internet e la linea fissa attiva. Alcuni gestori offrono anche la possibilità di controllare lo stato di avanzamento di una pratica. Questa opportunità è resa possibile da gestori come TIM di cui puoi anche usufruire del servizio paytv. E’ molto importante verificare che la nuova casa sia raggiunta dalla copertura fibra o adsl, per attivare una connessione internet veloce.
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